C’era una volta un cuoco che gli piacevano i tortellini.
Un giorno prese della lana gialla e si fece un tortellino gigante di lana.
Il cuoco andrò al lavoro, l’ordinazione di una bambina di nome Alice, erano i tortellini in brodo. Il cuoco non era felice di mettere il tortellino nel brodo sennò muore. Disse al capo che non voleva mettere il tortellino nel brodo, e il capo gli disse “Metti il tortellino nel brodo!”, il cuoco disse “Uffa perché devo fare il cuoco e uccidere i tortellini”.
Tornò a casa e fece un altro tortellino di lana non gialla ma multicolore.
Matteo Venturi
Ciao, ti ho letto per la prima volta conla tua ultima fatica e mi piace come scrivi.
Volevo solo puntualizzare che alla pag. 59 riporti Bologna Levante per i palazzoni della Barca e Bologna Ponente per il Pilastro.
Non vorrei essere pedante ma l’orientamento è esattamente l’opposto.
Ad majora e cintinua così, andro a leggere anche le tue opere precedenti.
Forza Effe.
Un abbraccio da Stefani